Artisti in campo 

Rivista n.6 - Anno 2 - 2016/2017 - Dicembre, Gennaio, Febbraio

HYPNOS, IL FUNAMBOLO DEL SOGNO

A distanza di un anno dalla mostra "Tra sogno e realtà", Fabio Santoro torna protagonista alla galleria Vittoria di Roma, con la personale "Hypnos". Nei suoi ultimi lavori l'artista romano rimane fedele alla sua idea di meta-realtà, introducendoci nel mondo del sogno, dove nulla è definito, ma sfumato e inafferrabile. La sua interpretazione della dimensione onirica proietta la narrazione all'interno di un immaginario palcoscenico, dove la forma reale delle cose trasmuta nella lettura del simbolo attraverso il linguaggio del colore. "Si apre il sipario", titolo di un grande dipinto su tela, è emblematico dell'inizio di questo percorso, che vede ogni quadro incorniciato da un sipario aperto. Fabio Santoro dà voce ai suoi sogni, interpretando il ruolo di un enigmatico personaggio, una sagoma nera sospesa nello spazio, appeso all'estremità della luna che campeggia colorata e luminosa sullo sfondo, simbolo del sogno ma anche della serenità anelata dall'artista. Un funambolo in equilibrio alla ricerca di un punto in cui tutto trova armonia, lungo un percorso che accompagna gli esseri umani. Hypnos, il dio del sonno, guida i suoi viaggi immaginari. Una costante presenza della luna, all'interno di una composizione che accosta le tonalità calde del giallo, del verde smeraldo e del rosa fucsia, in contrapposizione al nero della figura protagonista della scena. Un equilibrio di forma e colore grazie all'uso di acrilici mischiati alle cere, che conferisce quell'effetto satinato al disegno impresso sulla tela o sulla carta. Sensibile alle problematiche esistenziali prodotte dalla società contemporanea, Santoro, agganciandosi metaforicamente alle esperienze della sua personale esistenza, cerca di proporre possibili soluzioni ai disagi sociali, con una poetica leggera, carica di ingenua fanciullezza o autentica genuinità, originale ed efficacemente espressiva quanto la tematica espressa nei suoi dipinti. "Non cercare ciò che hai", "La magia di un momento" sono chiari inviti a riconoscere in ciò che abbiamo e viviamo le chiavi della felicità. Ecco seguire "Scivola e via", riferito ai pensieri che ci incupiscono e che dobbiamo allontanare dalla mente. Di grande poesia "Come un camaleonte", che ritrae un uomo che guarda la luna e le stelle, e che per la grande emozione prende su di sé e sui suoi abiti la forma e i colori degli astri. Bellissimo "Nel vuoto", su carta: un tuffatore si lancia da un'altezza elevata. Santoro lo ritrae nel momento topico, in cui il tempo sembra fermarsi, accompagnando il suo tuffo da una luna fucsia, simbolo di piena serenità.

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